Vittorio Biagi
Vittorio Biagi è considerato “il rappresentante più valido e geniale della nuova espressione coreutica italiana”.
Ha iniziato gli studi di danza classica a Genova, nella scuola diretta da Mario Porcile e Ugo Dell’Ara (metodo Cecchetti). Nel 1957 entra nella scuola del Teatro alla Scala dove si perfeziona e inizia la sua esperienza in scena nelle opere e balletti con i più grandi coreografi e maestri del mondo, interpreta in qualità di Solista del Corpo di Ballo “Il Palazzo di Cristallo” di Balanchine e “Fantasmi al Grand Hotel” di Massine.
A diciotto anni viene scritturato, insieme a Paolo Bortoluzzi, da Maurice Béjart nel Ballet du XXe siècle a Bruxelles dove rimarrà dal 1959 al 1966, come Primo Ballerino interpreta i più importanti balletti del grande coreografo francese portandoli in tournée per il mondo.
Debutta in seguito come coreografo nella compagnia di Béjart con “Jazz Impression”: opera premiata come miglior balletto dell’anno - Premio Positano 1964.
Dal 1966 al 1969 entra come “Etoile” a Parigi all’Opera e interpreta i più grandi balletti del repertorio classico “Schiaccianoci”, “Le Silfidi” e soprattutto “Infiorata a Genzano”. Non solo a Parigi, ma nel mondo, danza in coppia con le più grandi ballerine internazionali.
Dal 1969 al 1976 viene chiamato all’Opera di Lione per fondare una compagnia, il “Ballet de Lyon” di cui è direttore artistico, coreografo e primo ballerino, monta 58 balletti con una grande compagnia di quaranta elementi internazionali.
Con questa compagnia va in tournée in Germania, Svizzera, Spagna, Grecia, etc.
Nel 1977 ritorna in Italia, dopo 18 anni, ed è chiamato dall’A.T.E.R. per formare una compagnia di balletto, la prima compagnia indipendente dagli Enti Lirici. Biagi sulla linea del “Ballet de Lyon” forma e dirige questa compagnia, con la quale presenta grandi produzioni coreografiche quali “VII Sinfonia di Beethoven”, “La Morte di Cleopatra”, “Berliotz”, “Aleksander Nevskii” di Prokofiev.
Nel 1979 Biagi lascia Reggio Emilia e si trasferisce a Roma dove fonda “Danza Propettiva” assieme a Hèlene Diolot e Mamy Raomeria suoi fedeli collaboratori. Dal 1983 al 1986 è direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo per il quale crea “All’Italiana” Rossini, “Il Canto della Terra” G. Mahler, “Carmina Burana” Orff e soprattutto, in prima mondiale il “Requiem” di Verdi.
Dal 1987 al 1989 Biagi lavora sia con la sua compagnia che come coreografo ospite venendo invitato al Teatro Colón di Buenos Aires, all’Opera di Lyon, all’Opera di Ginevra, all’Opera Monnaie di Bruxelles e per la RAI in importanti programmi televisivi con la regia di Antonello Falqui e di Michele Guardì: “Palcoscenico”, “Come Alice”, “Europa Europa”. Dal 1990 al 1994 fonda la sua Compagnia con il “Balletto di Roma”, formando la nuova sigla “Nuovo Balletto di Roma” di cui diviene Direttore Artistico. Monta importanti balletti: “Racconti con Conte”, “Vita di Eroe” Strauss, “Don Giovanni” Mozart.
Nel 1993 allestisce il balletto “Pulsazione” con la compagnia argentina di balletto di Julio Bocca per una tournée mondiale che parte da New York. Il balletto “Pulsazione” è diventato poi materia didattica nelle scuole di danza in Argentina.
Nel 1994 crea, in prima mondiale, per l’Opera di Nizza “Carmen Mania”.
Nel 1995 nascono altre creazioni di Biagi come “Il Mandarino Miracoloso” e “Tra Sogno e Realtà”. Prende vita anche la nuova creazione in memoria dello scomparso Paolo Bortoluzzi “Recordare”.
Nel 1996 crea per il Centro Studi Coreografici di Milano “La Marchesa Von O.” con l’étoile Oriella Dorella. Nel 1997 crea “Omaggio a Miles Davis” e nel 1998 per Danza Prospettiva, su musiche di R. Korsakov “La Mia Sheherazade”. Nel 1999 firma un omaggio a Jerome Robbins con “La Buona Strada” seguito dal “Gran Galà” e da “Rossini”, che a distanza di quindici anni torna con le sue musiche e passioni ad ispirare il Maestro.
Nel 2000 Biagi crea, in occasione dell’Anno Giubilare, “Resurrectio” dal Requiem di Mozart. A seguire tante nuove creazioni e nel 2005 porta in scena “Danzando una vita” per festeggiare 40 anni di coreografia: uno spettacolo di balletto dedicato alla sua carriera di coreografo e ballerino (un viaggio nella danza internazionale attraverso i brani più famosi del suo repertorio). Nel 2006 crea “Don Giovanni” in occasione dell’anno Mozartiano e nel 2007 “Mujeres Picasso, La donna, la danza”.
Nel 2007 viene realizzato il dvd sul balletto “Pulsazione” per la regia di Claudio Cicconetti con la partecipazione del percussionista Giovanni Imparato che accompagna Vittorio Biagi stesso alle percussioni. Con la Fondazione Pavarotti è nato nel 2013 lo spettacolo “Bel canto” di cui il maestro Biagi ha curato la regia, la coreografia (nella prima versione il debutto è avvenuto a New York). Con la sua compagnia di danza “Vittorio Biagi” ha portato in scena: oltre 300 balletti/creazioni, 35 opere liriche, 25 spettacoli, 12 operette, 2 commedie musicali.
Attualmente il maestro Biagi viene regolarmente invitato a rappresentare la danza italiana al “Jazz World Congress” di Chicago oltre ad essere ospite nei maggiori teatri, concorsi, stage ed eventi internazionali di danza.